giovedì 1 dicembre 2011

Spread Btp/Bund per un attimo sotto 450 punti, bene asta in Spagna


Spread Btp/Bund per un attimo sotto 450 punti, bene asta in Spagna

Di Francesca Gerosa

Lo spread tra i Btp decennali e i Bund tedeschi equivalenti scende sensibilmente e per un attimo si porta sotto quota 450 punti in seguito alla comunicazione dell'esito delle aste di bond spagnoli e francesi. Attualmente è a 456 punti, ma ha toccato un minimo a 446 punti. Al 6,82% il rendimento dei decennali e al 6,67% quello dei Btp biennali.

Gli analisti fanno presente che dal punto di vista squisitamente grafico il primo supporto da rompere è in area 460/450 punti base e naturalmente si potrebbe avere un forte miglioramento della percezione del "rischio Italia" se si riportasse verso i 300 punti base.

Poco fa il Tesoro spagnolo ha collocato tutti i 3,75 miliardi di euro previsti. In particolare, sono stati collocati 1,2 miliardi di Bonos con scadenza 2015, rendimento al 5,187% (dal 3,639% dell'asta precedente) e un rapporto di copertura (bid-to-cover) di 2,7 volte; 1,150 miliardi con scadenza 2016, rendimento al 5,276% e bid-to-cover a 2,8; 1,4 miliardi scadenza al 2017, rendimento al 5,544% dal 4,782% precedente e bid to cover al 2,7 dall'1,8 precedente.

Le richieste sono state molto elevate, mentre i rendimenti si collocano ai massimi degli ultimi 14 anni. Lo spread tra Spagna e Germania si è stretto a 377 punti base e quello tra Francia e Germania a 91 punti. Anche Parigi ha effettuato con successo un'asta consistente di bond su scadenze multiple. La domanda è stata solida e si è anche assistito a una attenuazione dei rendimenti in emissione.

"L'accordo delle banche centrali è stata una boccata di ossigeno per i mercati e ne hanno beneficiato soprattutto le banche europee. Anche i risultati delle aste spagnole sono state positive e hanno sottolineato un rendimento in crescita", ha affermato Emiliano Raponi, esperto di Mts, ai microfoni di Class Cnbc (televisione del gruppoClass Editori).

Per quanto riguarda lo spread "fare delle previsioni da qui al prossimo mese o ai prossimi giorni è difficile perché ci sono degli appuntamenti cruciali per l'area euro. Per quanto riguarda l'Italia lo spread è a livelli minimi rispetto a quello degli ultimi mesi. C'è un ritorno al rischio, alla fiducia e c'è un apprezzamento per la mossa delle Banche centrali", aggiunge l'esperto.

In pochi giorni, del resto, lo spread francese è sceso da 200 a 80 e quello spagnolo è passato da 480 a 370. La Bce farà anche dell'altro. "Ridurrà i tassi di altri 50 punti in breve tempo e concederà alle banche liquidità illimitata e di lunga durata, a due anni e forse anche di più", sostiene Alessandro Fugnoli, strategist di Kairos. "Quanto all'Eba, le sue regole sulla patrimonializzazione delle banche verranno probabilmente addolcite, anche se non di molto" e anche l'America farà la sua parte.

Vedendo profilarsi uno scenario diverso da quello di lutti e rovine che era andato scontando, il mercato si è improvvisamente accorto di avere poche azioni e poco rischio in generale. "Il panico da acquisto e la prossimità della fine dell’anno possono provocare un overshooting al rialzo", prosegue Fugnoli.

Nessuno, o quasi, è sovrapesato in questo momento. Nessuno, quindi è particolarmente contento di quello che sta accadendo o rischia di accadere. Comprare adesso, per di più, espone al rischio che un intoppo dell’ultimo minuto rompa il meccanismo di precisione che abbiamo ipotizzato, con conseguenze molto, molto pesanti.

Il rialzo iniziato potrebbe continuare fino a fine anno e prolungarsi in gennaio. Il suo limite verrà determinato dalla gravità della recessione europea. Dagli ultimi dati sono solo l’Italia e la Spagna a essere già entrate in recessione. La Germania, dopo una preoccupante flessione tra settembre e ottobre, sembra adesso in ripresa.

"Le prospettive per l’Europa mediterranea per la prima metà del 2012 non sono certo rosee, ma una ripresa dei corsi di Btp e Bonos potrebbe attenuare i problemi delle banche e limitare il credit crunch", prevede lo strategist di Kairos, secondo cui la volatilità delle borse resterà molto forte. Meno volatile sarà il cambio tra dollaro ed euro.

L'euro avrà bisogno di restare debole nei prossimi mesi ma il dollaro, con la prospettiva del Qe3, non si rafforzerà molto. "Chi vorrà stare alla finestra in T-Bill americani farà una scelta degnissima. Una buona quota di portafoglio su posizioni ultrasicure è consigliabile a tutti. Altre volte abbiamo visto episodi di crisi rientrare velocemente per poi tornare a manifestarsi in forma ancora più acuta poche settimane dopo", consiglia Fugnoli.

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