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mercoledì 19 settembre 2012

Residenziale sempre più in crisi

Residenziale sempre più in crisi. Previsioni ? 

Si prevede cali dei prezzi tra il 7 e il 9% per fine 2012

di Paola Dezza
La strada per la ripresa del mercato immobiliare è ancora tutta a curve. 
E' facile intuire dove andrà il real estate e quanto durerà ancora la correzione dei valori in atto. 
"Riteniamo che entro l'anno i prezzi nelle grandi città potranno registrare un'oscillazione compresa tra -9% e -7% (previsione su base nominale e quindi al lordo dell'inflazione) e che le compravendite residenziali potrebbero scendere a quota 500mila" .
Molti i fattori che influenzeranno il mercato residenziale, ingessato da una domanda abitativa in netta diminuzione. Tra le variabili in grado di determinare le scelte dei potenziali acquirenti ci sono sicuramente la situazione economica del Paese, ma ancora più le decisioni delle banche in materia di erogazione del credito e il grado di fiducia sulla ripresa. Non dimentichiamo che proprio le banche, da un lato con una stretta creditizia molto netta e dall'altro con la scelta di non svalutare i patrimoni immobiliari in loro possesso sotto forma di crediti in sofferenza, hanno di fatto ingessato il mercato immobiliare nel suo complesso.
E' anche vero che una ulteriore discesa dei valori potrebbe aprire occasioni di acquisto insperate.
Ma dove la correzione è stata più significativa? Nel corso dei primi sei mesi dell'anno sono state le grandi città e il loro hinterland a evidenziare la diminuzione più sensibile dei valori, rispettivamente con -5,4% e -5,3%. A seguire i capoluoghi di provincia con un calo del 4,4%.
Milano è stata la città dove la diminuzione dei prezzi è stata meno accentuata (-2,8%) mentre le abitazioni della Capitale hanno lasciato sul terreno il 5,3% del proprio valore.
L'analisi per aree geografiche ha evidenziato una contrazione maggiore nelle città del sud (-4,9%), seguite da quelle del centro Italia (-4,7%) e da quelle del nord (-3,8%).
E chi vuole vendere deve armarsi di pazienza. A luglio 2012 i tempi di vendita nelle grandi città si sono attestati a 191 giorni, nell'hinterland delle grandi città a 217 e nei capoluoghi di provincia a 219.




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martedì 20 marzo 2012

Tempo di comprare Casa !?

Oggi è tempo di comprare casa !? 


Diremmo proprio di si , dato che il mercato si sta riposizionando naturalmente verso valori più appetibili rispetto a qualche anno fa e dato che nel prossimo futuro si prevedono spread in calo dato che l'euribor già posizionato da qualche mese all' 1% si prevede quindi un accesso al credito interessante e trovare l'occasione giusta oggi è più facile di ieri .



sabato 18 febbraio 2012

Crollano i nuovi depositi bancari: - 80% Chiusi rubinetti del credito alle imprese



Crollano i nuovi depositi bancari: - 80%  Chiusi rubinetti del credito alle imprese
Banche senza ossigeno, in piedi solo grazie all'aiuto della Bce. Il contributo dei risparmiatori privati alla raccolta bancaria si è fermato a 25 miliardi di euro, in flessione dell'80% rispetto al 2010, di cui solo 6 sotto forma di depositi. Al Forex il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, auspica maggiore sostegno alla crescita e lancia un allarme: a dicembre il credito alle imprese si è contratto di 20 miliardi di euro. Quest'anno la flessione del Prodotto Interno Lordo sarà dell'ordine dell'1,5%. Le tre manovre correttive porteranno a un avanzo primario dell'ordine del 5% del Pil. Tra le banche crolla anche la domanda di prestiti per investimenti fissi: -50% nel quarto trimestre 2011, peggio che dopo il crac di Lehman Brothers

giovedì 1 dicembre 2011

Risparmio energetico edifici: bonus 55%, nessuna proroga



4BONUS 55 NESSUNA PROROGA Risparmio energetico edifici: bonus 55%, nessuna prorogaRisparmio energetico edifici: nessuna proroga per il bonus 55%. Preoccupazione per le modifiche alla disciplina degli incentivi fiscali destinati a porte, finestre e vetrine: danni economici, non solo ambientali.
Il Consiglio Nazionale Architetti (Cnappc), dopo l’approvazione della legge Stabilità in cui non viene menzionata la proroga del 55%, ricorda l’importanza economica e ambientale della detrazione fiscale sulla riqualificazione energetica degli edifici. Un ruolo decisivo riconosciuto da tempo anche dall’Associazione costruttori (Ance). Infatti, nella lunga crisi delle costruzioni soltanto il comparto dell’innovazione e delle tecnologie rinnovabili registrano un trend positivo.
Pertanto, per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, senza proroga, il bonus scadrà il 31 dicembre 2011. La denuncia arriva anche da FederlegnoArredo e Uncsaal, che avevano già espresso la loro preoccupazione per le modifiche alla disciplina degli incentivi fiscali del 55% destinati a porte, finestre e vetrine.
FederlegnoArredo e Uncsaal auspicano, quindi, che venga recepita dagli addetti ai lavori la necessità e l’urgenza di prorogare il 55%, conseguendo in questo modo un duplice obiettivo: recepire le indicazioni dell’Unione Europea in materia di risparmio energetico degli edifici e rassicurare tutta la filiera industriale italiana dei serramenti con un provvedimento fondamentale per la sua tenuta economica.
L’utilizzo del bonus – dice il Cnappc – ha contribuito a sostenere il settore dell’edilizia, che è quello che risente maggiormente della crisi e che si trova in condizioni di grandissima difficoltà con un consistente calo dei volumi di attività, dei fatturati e delle future prospettive lavorative. Contestualmente, il bonus del 55% ha inciso profondamente sul contenimento dei consumi energetici e, permettendo a soggetti privati di detrarre parzialmente i costi degli interventi, ha contribuito in modo rilevante all’emersione di molte attività altrimenti destinate ad alimentare il sommerso costituendo, di fatto, un efficace strumento di contrasto dell’evasione fiscale”.

Soldi: Calano le tredicesime, i consumi natalizi subiranno un colpo mortifero?



Calano le tredicesime, i consumi natalizi subiranno un colpo mortifero?
(null)
La tredicesima (per quei lavoratori e pensionati che hanno ancora la fortuna di averne diritto) è un'autentica boccata d'ossigeno. Da sempre consente di avere quelle risorse in più per far fronte a spese urgenti ed inderogabili, ma anche per dare impulso in maniera decisa ai consumi del periodo natalizio. I più giovani lo sanno perfettamente: si tratta di uno strumento in rapida estinzione non essendo prevista per tante nuove tipologie di lavoro precario.
La conferma arriva numericamente da quest'anno: per la prima volta in 20 anni in Italia calerà il monte tredicesime. La somma di quelle spettanti a lavoratori e pensionati sarà di 35 miliardi di euro (-0,8 miliardi, con un ribasso del 2,2% rispetto al 2010). Nello specifico il calo riguarderà tutte le categorie, con proporzioni differenti: 10,20 miliardi ai pensionati (-1,92%); 9,20 miliardi ai lavoratori pubblici (-1,07%); 15,6 mld (-3,10%) ai dipendenti privati.
Se i soggetti che ne hanno diritto sono sempre meno è ovvio che il monte cali, ma secondo le associazioni dei consumatori l'effetto sarà devastante in particolare per i consumi. Secondo Elio Lannutti di questi 35 miliardi soltanto il 20,2% sarà realmente nella disponibilità di pensionati e lavoratori una volta sottratte tutte quelle scadenze fiscali e non (tasse, bolli, rate e bollette) ed è presumibile che gran parte di questi soldi non verranno spesi tenendo conto dell'incerta situazione economica. Il risultato? Un nefasto -6.9% dei consumi natalizi, un'altra mazzata per il commercio e per le entrate fiscali che ne derivano.
Scritto da Mario Marcello Forte, lunedì 28 novembre 2011 alle 22:26:47.



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Soldi: BTP-Day: un successo senza precedenti



BTP-Day: un successo senza precedenti
(null)
Gli italiani dimostrano di credere, più di quanto non si potesse immaginare, alla solidità finanziaria del nostro paese. Il Btp-Day, un'iniziativa dell'ABI per promuovere l'acquisto di titoli di stato che prevedeva la possibilità di sottoscrivere contratti senza dover pagare alcuna spesa di negoziazione, è stato un successo, oltre le più rosee aspettative. Sono stati in tanti fra i piccoli investitori a scegliere proprio la giornata di ieri per acquistare Bot e Btp, in proporzione moltissimi guardando al numero di prenotazioni che erano arrivate nei giorni scorsi nell'ambito di questa iniziativa.
Sul Mot, il Mercato dei Titoli di Stato, sono stati registrati 86.681 contratti e un controvalore pari a oltre 2,7 mld. Di questi ben 80.962 contratti e 2,5 miliardi erano sui titoli di Stato italiani. Le media del mese di novembre 2011 si era attestata a quota 39.500 contratti giornalieri, un aumento del 100%.
Il titolo più scambiato è stato il Bot con scadenza 31 maggio 2012 (247 milioni di euro di controvalore) seguito da Btp Agosto 2013 con 137 milioni. D'altra parte i rendimenti, complice l'instabilità finanziaria, sono molto vantaggiosi, ma si tratta comunque di una mole di acquisti che dimostra come non sia così elevato il timore di un default in tempi brevi per il nostro paese proprio in una giornata nella quale dall'agenzia di rating Moody's è arrivato un allarme in questo senso. Alla fine prevarrà la fiducia patriottica o la malefica speculazione finanziaria?
Scritto da Mario Marcello Forte, martedì 29 novembre 2011 alle 09:00:03.



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domenica 27 novembre 2011

Governo Monti - Voci sul ritorno dell'ICI



Governo Monti - Voci sul ritorno dell'ICI
(null)
Il nuovo governo Monti è pronto a partire. L'ex commissario europeo è stato nominato da Giorgio Napolitano che ora sta definendo la sua squadra di ministri ed entro la fine di questa settimana dovrebbe ottenere la fiducia nei due rami del Parlamento. Quali saranno le primissime mosse del nuovo esecutivo per puntare al riequilibro dei conti pubblici? L'ipotesi che circola è quella di una reintroduzione dell'ICI.
L'imposta comunale sugli immobili negli ultimi anni è stata tagliata due volte, prima dal Governo Prodi, che aveva di fatto esentato il 40% delle famiglie italiane con una detrazione fino a 303 euro, poi dal Governo Berlusconi che l'aveva completamente tagliata sulla prima casa in ossequio alla più famosa promessa elettorale della campagna per le politiche del 2008.
Gli effetti sui bilanci dei comuni italiani sono stati devastanti, soprattutto perché accoppiati ai continui tagli dei trasferimenti della Stato centrale. Le amministrazioni locali sono in difficoltà a garantire i servizi essenziali, così pare che la reintroduzione dell'ICI possa essere nell'agenda (ancora tutta da svelare) di Mario Monti. Il commento del segretario della CGIL, Susanna Camusso, non è per nulla tenero di fronte a quest'ipotesi:
La prima cosa che chiederemo è equità sociale, si parla già di rimettere l'Ici su prima casa. Si inizia maluccio non si possono far pagare sempre i soliti noti, e forse è ora di pagare la patrimoniale come tassa strutturale che garantisce una stagione di entrate rigorose sul piano fiscale. Poi ragionare più seriamente su rendite finanziarie, visto che il precedente governo non ha fatto nulla, e dopo sugli immobili e seconde case
Scritto da Mario Marcello Forte, mercoledì 16 novembre 2011 alle 15:32:31.



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martedì 19 luglio 2011

Euribor

Euribor a tre mesi invariato a 1,608%
Euribor a tre mesi invariato a 1,608%18/07/2011  -

Dopo gli aumenti delle scorse settimane, la Bce lascia invariato l'indice Euribor a tre mesi che si conferma a 1,608%.

Posted by Monitorimmobiliare

domenica 17 luglio 2011

VENEZIA A QUOTA 18.000 €/MQ

Veneto, prezzi degli immobili: Venezia oltre 18.000 euro/mq nel commerciale
Veneto | Scenari Immobiliari
Nel mese di luglio Venezia risulta la città veneta con i prezzi medi degli immobili più alti in tutti i settori, fatta eccezione per quello industriale dove è Verona a far registrare la media più alta.
In ambito residenziale servono 9.600 euro/mq per acquistare un immobile a Venezia, un valore quattro volte superiore a quello di Rovigo (2.300 euro/mq) che è la città più economica; superano quota 4.000 euro/mq Padova e Treviso (4.050) e Verona (4.390) mentre Vicenza si ferma a 3.900 euro/mq e Belluno a 3.000.
Nel terziario e negli uffici il capoluogo fa registrare una media di 5.600 euro/mq contro i 1.630 di Rovigo; oltre quota 3.000 euro/mq si trovano Treviso (3.100), Vicenza (3.350), Padova (3.250) e Verona (3.650) mentre Belluno si ferma a 2.370 euro/mq.
In ambito commerciale, considerando la piccola distribuzione, si nota l'enorme differenza di prezzo tra Venezia e il resto della regione: nella città lagunare servono 18.620 euro/mq per l'acquisto di un immobile, valore più che doppio rispetto a quello immediatamente seguente rappresentato dagli 8.640 euro/mq di Treviso; Verona e Vicenza si attestano rispettivamente intorno a quota 7.580 e 7.630 euro/mq mentre Rovigo, la città più conveniente, si ferma a 3.000 euro/mq.
Infine nel comparto industriale, per il quale si considerano immobili situati in zone periferiche, è a Verona dove si spende di più: 820 euro/mq; seguono Venezia (650) e Padova (620). A Belluno la media più bassa: 350 euro/mq.

Fonte: Scenari Immobiliari

venerdì 15 luglio 2011

FIAIP E L'INCHIESTA ALTROCONSUMO

FIAIP: “L’inchiesta di Altroconsumo non rappresenta la realtà delle agenzie immobiliari italiane”
Italia | Righi Paolo, Fiaip

Fiaip ritiene poco attendibile la recente inchiesta di Altroconsumo. La ricerca effettuata su un campione di 7 città e appena 170 agenzie, rilasciata nel mese di luglio, è poco rappresentativa dello spaccato rappresentato dal complesso delle agenzie immobiliari in Italia, e non tiene conto della concorrenza che sussiste nel mercato del real estate.
“Riteniamo l’inchiesta non rappresentativa della realtà, in quanto - dichiara il Presidente nazionale Fiaip Paolo Righi – il campione in oggetto non tiene conto della realtà del variegato mondo delle agenzie immobiliari italiane, che si distinguono tra quelle che fanno capo al mondo del franchising e quelle a conduzione singola del professionista. Inoltre l’inchiesta è stata svolta solo in alcuni capoluoghi di Regione mentre la maggior parte de lle 32.000 agenzie immobiliari Italiane risiede nelle provincie e nei piccoli comuni, dove l’economia dell’immobiliare è totalmente diversa dai capoluoghi di Regione. Per questi motivi non riteniamo possibile che Altroconsumo pretenda di raffigurare un intera categoria, così come è stata rappresentata nella recente inchiesta”. 
Manovra: tagli anche alle ristrutturazioni edilizie
Manovra: tagli anche alle ristrutturazioni edilizie14/07/2011  -
Le ristrutturazioni edilizie non saranno risparmiate dalla scure che si sta abbattendo su tutti i benefici fiscali.

Infatti, la manovra in corso di approvazione da parte del Parlamento prevede un taglio lineare del 5% nel 2013 e del 20% nel 2014 sulle agevolazioni esistenti, dalle detrazioni per i figli a carico ai bonus per la ristrutturazione della casa, dalle tasse a forfait per le imprese start-up alla tassa sostitutiva sugli straordinari, dalle spese per la sanità ai redditi da lavoro dipendente, agli asili e agli studenti universitari.

Posted by Monitorimmobiliare
http://www.monitorimmobiliare.it/articolo.asp?id_articolo=6248