martedì 29 novembre 2011

RIF BC 22 115.000 BILOCALE LOCALITA' PIUMAZZO

domenica 27 novembre 2011

Governo Monti - Voci sul ritorno dell'ICI



Governo Monti - Voci sul ritorno dell'ICI
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Il nuovo governo Monti è pronto a partire. L'ex commissario europeo è stato nominato da Giorgio Napolitano che ora sta definendo la sua squadra di ministri ed entro la fine di questa settimana dovrebbe ottenere la fiducia nei due rami del Parlamento. Quali saranno le primissime mosse del nuovo esecutivo per puntare al riequilibro dei conti pubblici? L'ipotesi che circola è quella di una reintroduzione dell'ICI.
L'imposta comunale sugli immobili negli ultimi anni è stata tagliata due volte, prima dal Governo Prodi, che aveva di fatto esentato il 40% delle famiglie italiane con una detrazione fino a 303 euro, poi dal Governo Berlusconi che l'aveva completamente tagliata sulla prima casa in ossequio alla più famosa promessa elettorale della campagna per le politiche del 2008.
Gli effetti sui bilanci dei comuni italiani sono stati devastanti, soprattutto perché accoppiati ai continui tagli dei trasferimenti della Stato centrale. Le amministrazioni locali sono in difficoltà a garantire i servizi essenziali, così pare che la reintroduzione dell'ICI possa essere nell'agenda (ancora tutta da svelare) di Mario Monti. Il commento del segretario della CGIL, Susanna Camusso, non è per nulla tenero di fronte a quest'ipotesi:
La prima cosa che chiederemo è equità sociale, si parla già di rimettere l'Ici su prima casa. Si inizia maluccio non si possono far pagare sempre i soliti noti, e forse è ora di pagare la patrimoniale come tassa strutturale che garantisce una stagione di entrate rigorose sul piano fiscale. Poi ragionare più seriamente su rendite finanziarie, visto che il precedente governo non ha fatto nulla, e dopo sugli immobili e seconde case
Scritto da Mario Marcello Forte, mercoledì 16 novembre 2011 alle 15:32:31.



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sabato 26 novembre 2011

IVA al 22%? Monti ci sta pensando


Il governo Monti sta mettendo a punto una nuova manovra correttiva. Dopo il viaggio a Bruxelles per incontrare Angela Merkel e Nicolas Sarkozy e la visita del commissario Ue Olli Rehn a Roma il premier Monti ha fatto capire che entro l'8 dicembre prossimo sarà pronto il pacchetto di misure che l'Europa chiede da tempo all'Italia. Bisogna dare un'altra energica sistemata ai conti pubblici ed insieme alla reintroduzione dell'ICI (in una forma ancora da decidere) e ad una patrimoniale "light" (il 5x1000 per i patrimoni finanziari superiori al milione di euro) potrebbe spuntare la sorpresa di un nuovo aumento dell'IVA.

Il governo Berlusconi l'ha portata poche settimane fa dal 20% al 21%, un punto in più per l'aliquota che più di ogni altra è in grado di far aumentare gli incassi dell'erario in maniera immediata, così come esigono le richieste dell'Europa, ansiosa di vedere significativi miglioramenti nei conti dello Stato italiano con l'obiettivo del pareggio di bilancio da raggiungere entro il 2013 che resta la stella polare di Mario Monti.

Un'eventuale crescita dell'IVA italiana fino al 22% sarebbe decisamente penalizzante per la fiscalità generale, sempre colpita dall'aumento delle imposte indirette. L'Italia raggiungerebbe la Lettonia e si avvicinerebbe a Portogallo, Finlandia, Polonia che raggiungono il 23%. I paesi scandinavi come Svezia e Danimarca guidano la classifica con il poco invidiabile primato del 25%, soltanto 3 punti in più rispetto all'eventuale nuova aliquota imposta dal governo Monti, ma con un welfare state che garantisce una serie di livelli minimi d'assistenza anni luce avanti rispetto a quelli del nostro paese.

giovedì 10 novembre 2011

A BREVE ANCHE SUL B L O G ....

a breve anche sul blog verranno pubblicate foto su immobili in vendita presso la località turistica di Folgarida al momento alcune potete già vederle su    facebook

lunedì 7 novembre 2011

EURIBOR TENDENZA IN CALO


Euribor subito in forte calo, ma meno del taglio Bce

Euribor subito in forte calo, ma meno del taglio Bce04/11/2011  -
Subito in forte calo il tasso euribor dopo il taglio del costo del denaro operato dalla Bce, dall’1,50 all’1,25%.

Il tasso di riferimento, utilizzato anche per il calcolo dei mutui a tasso variabile, scende all’1,488% contro l’1,580% di ieri.

Con ogni probabilità nei prossimi giorni continuerà la flessione fino a incorporare pienamente il taglio Bce.   

Posted by Monitorimmobiliare

venerdì 4 novembre 2011

IMMOBILIARE LAI RIF TC 01.m4v

TASSI IN CALO

La Bce taglia a sorpresa i tassi di interesse: cosa aspettarsi per i mutui?

La Bce taglia a sorpresa i tassi di interesse: cosa aspettarsi per i mutui?di Luigi dell'Olio

03/11/2011  -
Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha tagliato il costo del denaro, facendo scendere i tassi di interesse dall’1,50% all’1,25%.

Un annuncio a sorpresa che era stato escluso da molti economisti e che potrebbe rappresentare una scossa per l’economia europea in un momento di grande fragilità.

Ci potrebbero essere effetti positivi anche per chi paga un mutuo: i tassi di interesse, infatti, influenzano l’indice Euribor, al quale è ancorata l’oscillazione dei mutui a tasso variabile, che potrebbe dunque scendere nei prossimi giorni.

“La diminuzione del tasso Bce”, afferma Stefano Rossini, amministratore delegato di MutuiSupermarket.it, “dovrebbe portare a una ripresa della domanda di mutui a tasso variabile che erano passati dal 68% della domanda nel terzo trimestre 2011 al 64% nel quarto trimestre.

Per le famiglie che hanno un mutuo a tasso variabile in corso di ammortamento, la riduzione del tasso Bce è, infatti, una novità di piccolo impatto ma comunque positiva: per un mutuo di 100.000 euro a 20 anni, la rata mensile diminuisce di circa 13 euro, quindi un risparmio annuale di poco superiore ai 150 euro”.

La decisione inattesa arriva dopo soli quattro giorni di presidenza europea Draghi e imprime quindi una svolta rispetto al suo predecessore, Jean Claude Trichet.